Slitta al 16 giugno 2021 la presentazione del Modello unico di dichiarazione ambientale - MUD col quale dovranno essere dichiarati, in via telematica o tramite la PEC, i rifiuti prodotti e gestiti nel 2020. L’adempimento interessa più di 400mila imprese ed enti produttori di rifiuti speciali oltre che tutti gli operatori della filiera dei rifiuti.
Il nuovo modello ripropone le 6 comunicazioni classiche ma presenta alcune novità, rispetto a quello previgente, nelle informazioni da trasmettere e nelle modalità di invio delle comunicazioni. Rimane invariato il corredo di sanzioni previsto per la tardiva, omessa o incompleta dichiarazione.
Il Modello Unico di Dichiarazione ambientale per l’anno 2021 (MUD 2021) è contenuto nel D.P.C.M. del 23 dicembre 2020. Se da un lato non si registrano modifiche relative alla sua struttura - il MUD continua ad essere articolato in 6 comunicazioni - si riscontrano invece alcune novità nelle informazioni da trasmettere e nelle modalità di invio delle comunicazioni.
Continuano, invece, ad essere applicabili le sanzioni per la tardiva, omessa o incompleta dichiarazione.
Il termine per la presentazione del MUD è slittato dal 30 aprile al 16 giugno 2021.
Il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale che dovrà essere utilizzato nel 2021 per la dichiarazione relativa ai rifiuti gestiti nel 2020 è quello già utilizzato l’anno scorso ed è articolato in Comunicazioni:
Comunicazione Rifiuti
Comunicazione Veicoli fuori uso
Comunicazione Imballaggi, composta dalla Sezione Consorzi e dalla Sezione Gestori Rifiuti di Imballaggio
Comunicazione Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche
Comunicazione rifiuti urbani, assimilati e raccolti in convenzione
Comunicazione Produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche.
Ricordiamo che il MUD deve essere presentato per ogni unità locale, obbligata per legge alla sua presentazione.
Comments